Domenica 25 Giugno
2017
X COMANDAMENTO: Non
desiderare la roba d’altri
Quest’
ultimo comandamento è spesso il più sottovalutato da voi in quanto il “desiderare”,
secondo voi, non è grave come il “prendere o rubare” la roba d’altri.
E
invece siete in errore.
Quest’
ultimo comandamento riporta esattamente al primo: Non avrai altro Dio all’infuori di Me.
Solo
Dio è da desiderare continuamente!
Il
desiderare oggetti, posizioni sociali, condizioni economiche, la vita, il
successo, la carriera, il benessere….di altri, vuol dire mettere tutti questi
dei al posto dell’unico, vero e solo Dio.
Pertanto
viene meno il rispetto del primo e più importante comandamento: Amare Dio con
tutto il cuore, tutta l’anima, tutta la mente, sopra ogni cosa.
Voi
vivete in un mondo che privilegia l’apparire all’essere e siete continuamente
bombardati da modelli di vita e di persone che appaiono felici e soddisfatti di
ciò che hanno ottenuto dalla vita, attribuendo alla sola conquista materiale il
raggiungimento completo della felicità.
Ma
le cose, così come i soldi, il successo o la fama a cui molti di voi aspirano,
si sbriciolano facilmente nelle vostre mani perché sono glorie e gioie
effimere.
Difficilmente
la felicità raggiunta con l’ammirazione del mondo e con il possesso di beni, provoca
vera gioia. Terminata la fase iniziale dovuta all'euforia dell'avere, l’anima si svuota dei veri valori per
la quale è stata creata.
Pertanto
il desiderare ciò che altri hanno ottenuto, e spesso raggiunto con compromessi
quasi mai leciti, è voler mettere il dio del mondo al posto del Dio dell’anima,
di cui ne è il Creatore.
Anche
la curiosità di conoscere ciò che hanno o fanno gli altri non è lodevole agli
occhi di Dio perché presuppone una invidia, un desiderio di emulazione verso la
persona oggetto della curiosità, e per la quale si desidera conoscere e
possedere ciò che la vita le ha riservato. Spesso nella speranza di trovarne
una falla quasi a giustificare l’insoddisfazione che si prova nella propria.
Rimanete
lieti nella vostra vita e gioite per ciò che avete ricevuto senza coltivare la
curiosità che porta il desiderio di conoscere le conquiste o meno altrui.
Ringraziate
per i doni che avete ricevuto e non osservate quelli ricevuti da vostro
fratello per non cadere nel peccato dell’invidia, della maldicenza, del rancore causato da un insensato vittimismo, fino ad arrivare all’odio.
Siate
grati a Dio Padre ogni giorno per le vostre gioie e le vostre sofferenze perché
tutto concorre a plasmare la vostra anima affinché sia degna della vita eterna
per la quale è stata creata.
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