Cari
figli di Dio iniziamo ora la meditazione sulla preghiera in assoluto più
gradita a Dio Padre Onnipotente perché rivolta alla Sua Santissima Madre e
Regina la Vergine Maria: il Santo Rosario.
Recitare
questa preghiera alla Santa Vergine entrando in comunione di spirito con la
Madre del Salvatore e vostra, vuol dire amare e offrire rose d’amore a Colei
che vi ha dato il dono più grande che potevate ricevere, Suo figlio Gesù
Cristo.
Senza
il suo Si la vostra salvezza non si sarebbe
mai potuta compiere perché è il Cristo che vi ha aperto le porte del Paradiso
ed è solo e soltanto attraverso la Madre Sua che voi potrete giungere a Lui.
Guai
a coloro che non amano, non rispettano, non capiscono e rifiutano la Madre
Santissima perché si privano di ogni possibilità di salvezza.
La
Salvezza arriva da Cristo attraverso la Madre perché è Lei la creatura scelta
da Dio attraverso la quale Suo figlio si è incarnato, morto e Risorto.
Offrite
quindi “rose d’amore” alla Santa Vergine, recitando le Ave Marie, nella
preghiera più potente che il cielo poteva darvi, la vostra unica vera arma
contro il male, perché è la preghiera che con la meditazione dei misteri,
ripercorre le tappe più importanti della vita e morte della Madre e del Figlio
di Dio e con la meditazione di questi misteri elevate il vostro spirito al
mistero di Dio.
Il
Santo Rosario
Misteri
della Gioia (Misteri guadiosi)
(da
meditare il Lunedì e il Sabato)
1) L’Annunciazione
dell’Arcangelo Gabriele a Maria
“Entrando nella
casa di Maria, l'angelo Gabriele disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il
Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che
senso avesse un tale saluto. L'angelo disse: "Non temere, Maria, perché
hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e
lo chiamerai Gesù". Allora Maria disse: "Eccomi sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1, 26-38).
Dio
Padre Onnipotente quando sceglie una persona per i Suoi progetti non impone mai
la Sua volontà ma chiede se questa vorrà essere accolta dalla Sua creatura.
L’amore
infinito per i Suoi figli si vede proprio in questo suo “chiedere” di essere
amato e seguito, attraverso la Sua chiamata.
Ecco
che allora, pur essendo la Santa Vergine una figlia prescelta da Lui prima
ancora della Sua nascita, Le manda l’Arcangelo Gabriele a chiederLe di
diventare la Madre del Suo figlio prediletto. Lei è umile e docile alla volontà
di Dio e si rimette completamente a ciò che Lui ha deciso per Lei accettando
come semplice e umile ancella ogni decisione.
Grazie
al suo SI, il si di una giovanissima donna consapevole che da quel momento in
poi la sua vita non sarebbe mai più stata sua e i suoi desideri, le sue
aspirazioni, non sarebbero mai più state le sue scelte ma quelle che Dio aveva deciso
per Lei e per Suo figlio, l’umanità ha ricevuto la salvezza.
Lei
che conosceva bene le scritture e le profezie, sapeva che la venuta del
Salvatore sarebbe stato per Lui stesso un riscatto d’amore nel Suo stesso
sangue e nel Suo stesso dolore, e Lei come madre, fin dal primo istante ha
provato insieme alla gioia immensa anche un immenso dolore per ciò che avrebbe
dovuto vivere e affrontare con la sofferenza del Figlio.
Ma
la volontà di Dio per Lei e attraverso di Lei per il genere umano è stata più importante del suo desiderio di
donna e madre di amare e veder vivere la Sua creatura.
Lei,
una ragazza come voi o come siete state voi donne, che per amore di Dio ha
abbondonato sé stessa per offrirvi il Figlio Suo che vi ha portato la salvezza.
Come
non AMARE, LODARE, RINGRAZIARE e BENEDIRE in ogni momento della vostra giornata
una MADRE, la vostra Madre, che vi ha talmente amato da rinunciare
completamente a sé?
Come
non comprendere che se Dio ha posto in Lei il Suo unico Figlio, il Suo bene più
prezioso è perché è Lei che ha scelto quale tramite per arrivare al Suo amore
infinito?
Come
rifiutare il Suo amorevole aiuto, oggi soprattutto in cui Lei è più presente
che mai con le Sue apparizioni per riportarvi a Suo Figlio, alla salvezza?
Come
non capire che solo attraverso la Madre si ottiene la vita?
E’
così per voi uomini, con la vostra umanità, che ricevete la vita dalla vostra
madre terrena che vi ha partorito nel dolore, vi ha curato, nutrito, amato
cresciuto, vi ha dato ogni cosa a voi necessaria e anche in età adulta, una
vera madre, non si dimentica MAI di suo figlio, come non potrebbe essere per LA
MADRE di Dio e dell’umanità che vi ama talmente da soffrire per voi e con voi e
intercede SEMPRE perché voi otteniate le grazie e voi necessarie?
L’Arcangelo
ha annunciato a Maria la sua maternità, il Figlio di Dio , ed ha annunciato
all’umanità la Salvezza attraverso di Lei, una giovane e umile donna che è
diventata la vostra Madre Protettrice!
2) La visita di Maria
alla cugina Elisabetta
“In quei giorni
Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di
Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta
ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu
piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne
e benedetto il frutto del tuo grembo!...".
(Lc 1,39-42)
La Madonna
ci insegna che, come Lei, i doni che si ricevono da Dio vanno condivisi.
Lei ha
ricevuto il dono più grande: portare nel Suo grembo verginale il figlio di Dio,
ma non si è chiusa nella sua gioia, nella sua casa, trattenendo per sé ciò che
ha ricevuto, ma si è subito data al mondo.
Si è messa in cammino verso la casa
di Sua cugina Elisabetta che, come annunciatole dall’Arcangelo, anch’essa era in
attesa di un bambino. Non è andata per accertarsi che le parole che aveva sentito erano veritiere perché Ella non ne aveva dubitato nemmeno per un istante, malgrado molti di voi pensino questo. Maria si è recata da Elisabetta perché consapevole che il suo aiuto avrebbe alleviato l'anziana cugina dal peso della gravidanza.
Maria ha
portato subito ai parenti prima, e al mondo dopo, la Sua creatura, la salvezza di
Dio e insieme anche la Sua operosità. Ha donato tutto ciò che poteva donare una
povera e giovane donna.
Questo ci
insegna il gesto di Maria: chi riceve non può chiudersi in sé stesso e godere
da solo dei doni di Dio perché questo suo egoismo sarà tutto ciò che riceverà
dalla vita.
Ciò che invece con amore e carità avrà condiviso con i fratelli,
sarà segnato in cielo e gli verrà restituito nel corso della sua vita nel
momento del bisogno e soprattutto al termine di essa durante il giudizio presso
Dio Onnipotente.
La cugina
Elisabetta, donna pia, umile e piena di fiducia in Dio, che non ha mai perso,
malgrado una vita passata nel desiderio di maternità e solo in tarda età
esaudito, la fede nel Signore; si vede doppiamente ricompensata con l’attesa
del figlio e con la gioia di aver riconosciuto per prima la Madre del Figlio di
Dio.
Lo Spirito Santo illumina le persone che aprono a Dio il loro cuore e
colma le loro menti di verità, nascoste a chi invece rimane ancorato alla sua umanità e
al suo peccato.
Il primo
gesto di Maria Madre è stato quello di andare, di donare sé stessa e il Suo
bambino agli altri perché con Lei e attraverso di Lei si possa compiere la
volontà di Dio per gli uomini. Volontà di amore e di salvezza per tutti.
Prendete
esempio da Maria che nella sua semplicità ha compiuto per tutti il servizio più
grande.
-3
La Nascita di Gesù Bambino a Betlemme
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse
il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era
governatore della Siria Quirino. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno
nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di
Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di
Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa,
che era incinta. Ora mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per
lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse
in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché‚ non c'era posto per loro
nell'albergo. (Lc 2,1-7)
La nascita di Gesù pone l’inizio della
rinascita del genere umano.
La rinascita dell’uomo dalla sua umanità perché
grazie all’amore del Padre che ha inviato Suo figlio a riscattarlo dal peccato,
egli possa innalzarsi fino a Lui.
Senza la venuta del Cristo sulla terra l’uomo
non sarebbe mai stato capace di liberarsi dal peccato da solo.
Grazie al
sacrificio del Figlio di Dio che si rinnova in ogni messa, l’uomo può
avvicinarsi al Signore.
Ecco che la gioia del Natale per voi
deve essere soprattutto lode di ringraziamento a Dio Padre e a Dio Cristo Salvatore che si è fatto bambino per crescere in mezzo a voi e condurvi
a Lui.
Il male si è impossessato del vostro
cuore e delle vostre menti e sotto la parola “amore” e il falso desiderio che
questa parola provoca nel giorno del Natale del Signore, ha deviato da esso il
suo sublime significato distraendovi dalla vera devozione che Gli è dovuta.
Avete così trasformato la gioia del
ricordo della Nascita del VOSTRO Salvatore in una festa pagana in cui l’unico
obiettivo è quello di celare sotto l’apparenza amorevole, un vuoto che cercate
di colmare con sfarzose decorazioni, con scambi di inutili doni, senza il vero
desiderio di condividere con chi ha meno, con abbondanza e spreco di cibo, con
il racconto ai bambini di una favoletta riguardante un omino che porta doni, attribuendo
a lui il merito di portare felicità associandola solo al ricevere beni
materiali e creando in loro delusione e
smarrimento quando questo sogno verrà infranto dalla realtà della vita.
La vera
e duratura felicità si ottiene solo con l’unione a Dio Padre.
Il Natale è si una “grande gioia”, da
festeggiare, ma la gioia deve essere data dal sapere di essere talmente amati
da Dio Padre e Creatore da avervi donato la salvezza attraverso Suo Figlio.
Questo sia per voi l’unico scopo che vi porta ad attendere il giorno di Natale
e questo deve essere per voi il motivo di tanto amore nelle case e nelle
famiglie condividendo anche con gioia il cibo perché sia una continua lode al
Signore.
Ringraziate Colui che con la Sua presenza in mezzo a voi vi ha
permesso di godere della pace e dell’amore che provate gli uni per gli altri
nel giorno della Sua Nascita e per i giorni futuri, quale nuovo inizio di vita
e cambiamento del cuore.
IL
SIGNORE VI AMA, questa è la vostra gioia e e la vostra forza per la vita.
4- Presentazione di Gesù al Tempio
“Quando furono passati
gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come
era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della
madre. Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè,
portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto
nella Legge del Signore: Ogni
maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in
sacrificio una coppia di tortore
o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.” (Lc 2,21-24)
Gesù viene portato al
tempio perché venga presentato e consacrato al Signore, non perché fosse da Lui
conosciuto, perché era Suo Figlio, ma perché il mondo, secondo il Suo esempio
riconosca che pur essendo il Figlio prediletto di Dio, non si è eletto tale ma
ha seguito le leggi del tempo che mettevano Dio nella vita di ogni uomo.
A differenza di ciò che
avviene oggi in cui voi state cercando di allontanare Dio dalla vostra vita
attribuendovi il diritto di poter vivere e creare una famiglia senza Dio la cui
benedizione è unione e forza per la vita.
Siete ormai convinti che la pratica
religiosa sia un optional nella vostra vita e scegliete quindi di formare
famiglie con riti pagani, civili, e pretendete di ottenere la felicità.
Ma
questa arriva solo da Dio e dalla sua unione a Lui.
Non credete più
nell’importanza dei sacramenti (battesimo, cresima, matrimonio, sacerdozio….)
relegandoli a riti ormai antichi e obsoleti.
Avete scelto di essere voi stessi
i costruttori del vostro destino e non vi accorgete come, senza Dio, non avrete
mai pace, non avrete mai amore nel vostro cuore e intorno a voi.
La famiglia di Gesù ha
presentato il suo primogenito a Dio nel Tempio per ottenerne per Lui e per loro
la Sua Santa benedizione per la vita.
Così voi in qualunque vostra decisione e
cambiamento, rivolgetevi al Signore, offrite al Signore e richiedete a Lui la
Sua benedizione per voi e per i vostri cari e allora sperimenterete la Sua
presenza costante e fedele in ogni momento, anche nei momenti più tristi.
Lui
vi dimostrerà con il restarvi accanto, che riuscirete a superare ogni
avversità, perché voi Lo avete sempre posizionato al primo posto nella vostra
vita.
Dove c’è Dio, non ci sarà
mai tristezza e solitudine.
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa , mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. ... Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. (Lc 2,41-47)
5- Perdita e ritrovamento di Gesù nel Tempio
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa , mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. ... Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. (Lc 2,41-47)
Oh! Come è facile perdere Gesù!
Anche coloro che
credono di amarLo e di fare sempre la Sua volontà, incorrono continuamente nel
pericolo di allontanarsi da Lui, anzi costoro più degli altri perché presi di
mira dal nemico che cerca di portarseli via.
Siate vigili e costanti nella Sua ricerca come fecero
Maria e Giuseppe, e siate perseveranti nell’amarLo senza convinzione di averLo
ormai ottenuto.
Questo mistero della gioia è il mistero del Suo ritrovamento,
non della Sua perdita.
Perdere Gesù con il peccato è facile, ma ritrovarLo
perché con umiltà vi riconoscete peccatori e desiderosi di non allontanarvi mai
più da Lui, è molto più difficile.
Ma quale gioia si potrà provare poi, quando con
sacrificio e dedizione si è trovato Gesù e si scopre che Lui, non soltanto si
lascia ritrovare e amare, ma vi riempie dei Suoi santissimi insegnamenti da
innalzare la vostra anima verso le Verità Divine, nascoste alla maggior parte degli
uomini.
Questa è la ricompensa che il Signore vi elargisce a
piene mani, quando consapevoli del vostro peccato che vi ha portato solo
sofferenza e solitudine, voi vi pentite profondamente per rivolgere il vostro
sguardo al bene supremo, e Lo cercate con tutte le vostre forze.
Egli si lascerà trovare e, anzi, si unirà a voi per
infondervi la sapienza necessaria per comprendere come la vostra vita terrena,
solo di passaggio, sia il trampolino per la vita eterna.
Misteri del
Dolore (Misteri dolorosi)
(da
meditare il Martedì e il Venerdì)
1) L’Agonia di Gesù nel Getsemani
“Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani, e
disse ai suoi discepoli: "La mia anima è triste fino alla morte;
restate qui e vegliate con me". E, avanzatosi un poco, si prostrò con
la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile,
passi da me questo calice! Però, sia fatto non come voglio io, ma come vuoi
tu!". Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a
Pietro: "Così non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con
me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma
la carne è debole" (Mt 26, 36.38-41).
Dimenticate
ora la vostra vita, i vostri dolori, le vostre preoccupazioni e immergetevi
nella contemplazione dei dolori sopportati dal Signore, offerti per riscattare
la vostra vita eterna.
Gesù
vero Dio ma anche vero uomo, che aveva la perfetta conoscenza di ciò che
avrebbe subito per giungere alla Sua morte, soffriva in maniera umana e
spirituale in misura indicibile.
Sapeva di doversi dare completamente per
redimere il mondo, ma sapeva anche che per molti
questo Suo estremo sacrificio non sarebbe servito, perché non lo
avrebbero capito e accolto, facendoli capitolare nelle tenebre eterne degli
abissi.
Fortunati
coloro che meditano ogni giorno la grande sofferenza sopportata dal Signore e
la condividono offendoGli la loro, perché questi saranno gli eletti nel cielo.
Come
si può rimanere insensibili di fronte ad un uomo che soffre? Come si può non
amare un Dio che si è fatto uomo per soffrire per voi?
Eppure
Lui nell’orto degli ulivi sapeva che la Sua morte atroce non sarebbe servita a
coloro che non lo avrebbero riconosciuto e amato come Figlio di Dio, ma
soprattutto a coloro che lo avrebbero rinnegato negli anni pur essendo stati da
Lui chiamati a essere suoi discepoli.
Sapeva che la Sua Chiesa da Lui fondata
con amore totale nella sua morte e Resurrezione sarebbe stata violata dal suo
nemico perché si sarebbe lasciata sedurre dall’umanità e dai suoi vizi.
Sapeva
che avrebbe dovuto tornare non più come Salvatore ma come tremendo giudice per
liberare il male che ormai possedeva interamente i Suoi figli.
Sapeva
che solo in pochi avrebbero visto la Luce eterna: coloro che avevano compreso
il senso della vita: amare, donare e donarsi, seguendo il Suo esempio.
Questa
consapevolezza è stata la Sua più atroce agonia.
“E, detto questo, (Pilato) uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: <Io non trovo in lui colpa alcuna Volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?>. Allora essi gridarono di nuovo: <Non costui, ma Barabba!>. Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare".
2) La
flagellazione di Gesù
“E, detto questo, (Pilato) uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: <Io non trovo in lui colpa alcuna Volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?>. Allora essi gridarono di nuovo: <Non costui, ma Barabba!>. Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare".
(Gv 18,38-40;19,1)
Meditate
il mistero della flagellazione di Gesù.
Gesù
si lascia flagellare docilmente senza porre resistenza, si lascia torturare nel
corpo dai suoi aguzzini istigati da satana che voleva infliggere il massimo
dolore al suo Signore e nemico.
Uomini diventati ormai come marionette nelle
mani del male, non più capaci di intendere e di provare sentimenti di
compassione, ma solo di odio. Anche in coloro che Gesù aveva operato miracoli.
Uomini
non più uomini, ma bestie.
In
questo trasforma satana l’uomo che a lui si assoggetta: in una bestia.
Eppure
Lui, il Figlio di Dio, l’Onnipotente, che avrebbe potuto con uno sguardo
incenerire i suoi nemici, si è offerto vittima per salvare gli uomini dai loro
peccati.
I
dolori atroci che ha sopportato nel suo corpo sono le offerte a Dio Padre per i
peccati commessi dagli uomini passati, presenti e futuri soprattutto
riguardanti la carne.
Adulteri, traditori, lussuriosi, profanatori del corpo,
quale tempio dello Spirito di Dio, omosessuali, tentatori e seduttori, uomini e
donne privi di morale e di pudore, omicidi del corpo e dell’anima del proprio
fratello con errati esempi di vita…..
Quanto
dolore ha sopportato il Signore e quanto sopporta ancora oggi ogni volta che
una Sua creatura non rispetta la Sua legge e compie peccato, soprattutto
peccato della carne.
Infligge nel corpo e nel cuore già martoriato di Gesù una
sferzata di dolore pari a quelle ricevute durante la terribile flagellazione.
Abbiate
pietà almeno voi, visto che in quel tempo non ne ha ricevuta.
Abbiate
pietà per Colui che vi ha talmente amati da offrirsi per salvarvi.
Abbiate
pietà e combattete il Suo nemico che vuole strapparvi a Lui malgrado il Suo
riscatto, ma che non può nulla contro la vostra volontà di peccare.
Lottate
per Chi vi ha dato la vita fisica e la vita immortale dell’anima.
Liberatevi
dal peccato, ora, prima che sia troppo tardi.
Invocate l'aiuto e l'intercessione della Santissima Vergine Maria!
Invocate l'aiuto e l'intercessione della Santissima Vergine Maria!
3) L’incoronazione
di spine
«Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e
gli radunarono attorno tutta la corte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto
scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna
nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano:
"Salve, re dei Giudei!"». (Mt 27, 27-29)
L’uomo non è
soddisfatto nell’infliggere dolore a Dio, ma vuole anche umiliarLo per renderlo
inferiore a sé.
Ecco che umiliando e
schernendo Cristo Gesù, l’uomo ha cercato di dimostrare al Padre la Sua forza,
la sua superiorità.
Povero essere
miserabile!
Non guarda avanti
oltre ad un metro da lui e non si accorge che la sua vita è un niente nelle
mani di Dio e che presto, molto presto, si troverà al Suo cospetto e dovrà
rendere conto dei suoi peccati?
Gesù ha sopportato
pazientemente tanto dolore inflittegli durante la coronazione di spine perché
ha offerto al Padre il Suo sacrificio per la remissione dei peccati di pensiero
e di intenzione degli uomini.
Quanto male fate a
voi stessi e agli altri con i vostri pensieri. Il peccato è scaturito sempre da
un pensiero, da un desiderio che è balenato nella mente e che è stato accolto e
coltivato fino alla sua attuazione materiale.
Ma il pensiero negativo rivolto al male è già peccato.
E Dio Padre legge
ogni vostro pensiero.
Potete fare come i
giudei che schernivano Gesù, offendendolo e umiliandolo, semplicemente non
considerando che ogni vostro pensiero, ogni vostro desiderio è vagliato dal
giudizio di Dio.
Potete anche ignorare questo, adesso, ma quando vi troverete
davanti al Giudice eterno, come vi giustificherete?
Pregate perché il
Signore vi protegga da ogni attacco del male che cerca di possedere la vostra
mente e vi liberi da pensieri lontani dall’amore verso Dio e verso il prossimo.
4)Il viaggio al Calvario di
Gesù carico della croce
«Allora
costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla
campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque
Gesù al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio» (Mc 15,
21-22).
Il Salvatore ha caricato su di sé tutto il peso dei
vostri peccati e li ha trasportati fino al monte della Sua crocifissione per
offrirli a Dio Padre riscattandoli con il Suo sacrificio.
Volontariamente ha accettato tutto questo.
Già martoriato nella carne per la flagellazione e la
coronazione di spine che lo aveva accecato da un occhio, fragile per via del
sangue perso e la febbre, dolorante in ogni parte e soggetto a continui
svenimenti, si è ulteriormente mortificato sotto il pesante peso della croce
che gli ha lacerato la spalla, fino a giungere durante il lungo calvario ad
incontrare un uomo che gli è stato messo a fianco per aiutarlo.
La misericordia infinita di Dio ha voluto sollevare
almeno parzialmente Suo figlio da un peso davvero troppo pesante e che
rischiava di ucciderlo prima del compimento pieno del suo estremo sacrificio.
Simone di Cirene rappresenta tutti gli uomini e le
donne che nella storia hanno abbracciato la Verità di Cristo e con lui hanno
sostenuto prove e sacrifici per amore Suo e degli uomini: i Santi e coloro che nel silenzio della loro vita hanno offerto le loro sofferenze per la salvezza delle anime.
Per tale misericordia ricevuta dal Padre, Gesù Cristo
ha promesso che non lascerà mai soli i Suoi figli nella prova, ma sarà con
loro, a loro fianco e allevierà le loro sofferenze come il Padre aveva
alleviato le Sue ponendogli affianco Simone.
Siate certi di non essere mai soli in ogni momento
della vostra vita ma soprattutto quando questa vi sembra darvi solo sofferenze,
perché è proprio allora che esse saranno trasformate in gloria dal Signore.
Dove c’è sofferenza c’è Dio e dove c’è Dio c’è
redenzione!
5)Gesù è crocifisso e muore
in croce
«Quando giunsero al luogo detto
Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a
sinistra. Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che
fanno"... Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio
su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò
nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito". Detto questo spirò» (Lc 23, 33-46).
Egli volontariamente si è disteso sul legno della croce, senza
porre resistenza.
Ha allargato su di essa le Sue braccia perché questo gesto
potesse trasmettere al mondo il suo duplice significato:
-
La Sua completa remissione alla volontà del Padre. La Sua totale
offerta quale agnello sacrificale per la salvezza del genere umano come era
stato voluto da Dio fin dall’inizio della creazione.
-
Con l’apertura delle Sue braccia, il gesto di voler abbracciare
tutti gli uomini che Egli amava e che per loro non aveva più nulla da dare se
non sé stesso con il Suo Santissimo Sangue e il Suo Glorioso corpo.
Ha accettato che la carne delle sue mani e dei suoi piedi
venissero trapassate dai chiodi che lo bloccavano alla croce e che gli laceravano
e allargavano i fori da loro causati durante l’innalzamento della stessa.
Quanto dolore ha sopportato per voi!
Quanto amore ha espresso in quei momenti rivolgendosi al Padre
affinché veniate perdonati perché inconsapevoli del male che stavate compiendo
e così per tutti i mali causati dai vostri peccati.
Il Suo pensiero, malgrado i suoi terribili tormenti, è stato per
voi: non vi avrebbe mai lasciato soli. Temeva che vi sareste persi per sempre.
“Donna ecco tuo figlio”…..e a Giovanni, che rappresentava ogni
uomo e donna, ogni figlio di Dio,….”ecco tua Madre”.
Quale amore più grande si potrà mai ricevere da qualcuno?
Come non amare e cercare Colui che ha offerto la Sua umanità per
la vostra salvezza?
Pensate anche alla sofferenza della Madre, che ha dovuto assistere
inerme alle torture e alla crocifissione del figlio amato e Suo Dio.
Meditate continuamente la Passione di Cristo perché nella com-passione
possiate elevare a Dio la vostra anima pellegrina e persa sulla terra, perché
ritrovi la giusta via da seguire per giungere a contemplare in eterno il suo
Salvatore.
Misteri della
Gloria (misteri gloriosi)
(da
meditare il Mercoledì e la Domenica)
1) La Resurrezione di Gesù
«Il primo giorno
dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli
aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma,
entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte,
ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne
impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: "Perché
cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato"» (Lc
24, 1-6).
Se
il Signore, dopo aver trascorso la Sua vita umana pur dimostrando al mondo di
essere anche vero Dio, con i Suoi miracoli, e accettando la sofferenza, fosse
morto, quale differenza ci sarebbe tra Lui e coloro che hanno fondato nuove, false, religioni e che erano solamente uomini, uomini che poi sono semplicemente
morti?
Ma
Gesù è RISORTO dalla morte.
Lui,
vero Dio e vero uomo, ha vinto la morte per dimostrare al mondo che la Verità
da Lui annunciata sarà una promessa mantenuta: “Chi crede in Me, non morirà!”
Questa
è la vostra certezza!
La
testimonianza di moltissime persone che Lo hanno visto dopo la Sua morte, VIVO,
e i miracoli che sono stati compiuti da Lui anche dopo la Sua resurrezione fino
ad arrivare ai vostri giorni, devono farvi riflettere sull’amore di Dio Padre
per voi che attraverso Suo Figlio, ha voluto liberarvi dal male per indicarvi
la vera strada da seguire, la vera religione, unica e santa: la Religione Cattolica.
E
la Parola unica e Santa che porta alla Salvezza, sono gli insegnamenti di Gesù,
esattamente come Egli stesso li ha pronunciati, senza sconti o modifiche per
adattamenti storici.
Meditate
sulla grandezza della promessa del Signore per ognuno di voi e non lasciatevi trarre in inganno da
falsi uomini che si appropriano di meriti non arrivati da Dio e che per
superbia hanno deciso di modificare la Legge del Signore portando molte anime
alla morte.
Morte
che loro stessi hanno ottenuto o otterranno, non solo per il corpo, ma soprattutto per l’anima.
Solo
l’amore grande di Gesù Cristo che si è donato per voi, ha il potere di farvi
vincere il male e di farvi godere della Sua presenza in eterno.
Nella vita vera
e piena di gioia nella casa del Padre.
Sempre
che voi vi decidiate a seguirLo e ad amarLo, abbandonando il peccato.
«Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro cinque lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 1-4).
«Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Ap 12, 1).
"Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo". (Mc 1, 15)
«Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce» (Mt 17, 1-2).
2 - L'ascensione di Gesù al cielo
«Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro,
fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio» (Mc 16, 19).
Il Signore nostro
Gesù Cristo dopo aver compiuto la Sua opera, dopo aver vinto la morte con la
Sua Santissima e Gloriosa Resurrezione, dopo aver dimostrato agli uomini di
essere risorto e VIVO in mezzo a loro, è salito al cielo per risiedere sul trono
a Lui destinato dal Padre: il posto al Suo fianco.
Gloria al Padre, al
Figlio e allo Spirito Santo!
Ma prima vi ha fatto
una promessa: “Io sarò con voi per sempre fino alla fine del mondo!”
Gli uomini Lo hanno
ucciso, lo hanno eliminato, lo hanno azzittito e annientato, ma LUI che è la
misericordia infinita e che sa che l’uomo è fragile e ignora la Sua grandezza,
ha voluto restare loro accanto per proteggerli e aiutarli nel combattere il
male.
Senza la vicinanza
del Signore Gesù nessuno di voi si salverebbe perché nessun uomo potrebbe mai,
da solo, combattere il male, troppo potente per lui.
Gesù, il Salvatore,
si è dato a voi e continua a darsi nella Santissima Eucarestia in cui vi invita
a ricevere il Suo Corpo perché possiate restare in Lui e con Lui essere
protetti dal male.
Oh! Quale grande dono
avete voi uomini: Potete ricevere il Corpo di Cristo ed essere in piena e
totale unione con Lui.
Approfittate ogni
volta che potete di questa Comunione, ma perché sia veramente santa ed
efficace, liberatevi dei vostri peccati e camminate secondo i Suoi insegnamenti
e allora vivrete già in terra parte della gloria celeste a voi destinata.
3 - La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo
«Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro cinque lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 1-4).
Lo Spirito Santo, ossia la Sapienza, l’Amore,
la Misericordia, la Carità, l’Amabilità, la Conoscenza, la Bellezza, la Gioia,
la Fede, la Speranza……..del Signore Dio nostro, è un dono che Lui concede a coloro che lo invocano con fede
e amore.
E’ un dono che il Signore offre a chi
vuole camminare nella Sua strada perché ha capito che già sulla terra è
possibile vivere con Dio e per Dio.
Possedere lo Spirito Santo non esula l’uomo
dai problemi e dalle difficoltà della vita terrena, anzi il più delle volte
colui che è stato scelto da Dio per ricevere il Suo dono, è colui che deve
affrontare prove più dure perché volontariamente ha scelto di seguire la Croce
del Signore.
Ma la gioia della pienezza che invade tutto il suo spirito e il
suo essere gli fa affrontare ogni difficoltà con la fede e la speranza di
vivere già sulla terra in unione col suo Signore.
Solo colui che ha compreso la grandezza
della fede riesce a capire quanta gioia si prova nel soffrire per il Signore!
Il corpo soffre, ma lo spirito esulta!
Ecco che lo Spirito Santo disceso sugli
Apostoli e sulla Madonna è stato il premio per la loro sofferenza passata e
futura, perché senza non avrebbero avuto la forza di continuare a vivere
privati della presenza fisica del Figlio di Dio.
Anche voi continuamente invocate il Padre
per il dono del Suo Santo Spirito affinché vi faccia vivere questo esilio con
la certezza di non essere soli ma di avere sempre il Signore Gesù Cristo al
vostro fianco che vi accompagna fino alla vostra ultima ora quando insieme alla
Beata Vergine Maria e a tutti gli Angeli verrà a prendervi per essere accolti
nella gloria senza fine del Paradiso.
4° - L'Assunzione
di Maria al cielo
«Tutte le generazioni mi chiameranno
beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente» (Lc 1, 48-49).
Il Padre Celeste ha chiamato a Sé la Sua
Ancella!
Con anima e corpo Maria Santissima è stata
assunta in cielo perché Ella era la perfezione e la purezza.
Il Suo candore era
destinato a illuminare il mondo terreno durante la Sua vita e il mondo celeste
per l’eternità.
Lei, la perfettissima, ha espresso
pienamente la volontà di Dio sulla donna.
Questa è stata creata perché la sua
bellezza, dolcezza, purezza, amabilità possa essere luce e guida all’uomo.
Perché il suo amore, capace di soffrire per generare la vita, possa combattere
l’egoismo nel mondo, perché il suo silenzio operoso, possa vincere l’orgoglio
di coloro che desiderano la fama, perché il suo pudore, possa contrastare la
volgarità, perché il suo sorriso possa esprimere il sorriso d’amore di Dio per
gli uomini.
La Madonna è la personificazione di tutto
questo: Lei nella Sua vita ritirata e operosa, Lei nel suo silenzio con la Sua
enorme sofferenza e fede ha dato l’esempio del compito assegnato ad ogni donna
nel mondo.
Lei quindi è stata Assunta in cielo con
tutto il corpo per anticipare ciò che avverrà ad ognuno di voi quando i vostri
corpi risorgeranno nella gloria del Signore.
La purezza è un dono che va coltivato
soprattutto nelle donne che oggi lo hanno abbandonato in vista di una maggiore auto-celebrazione e si sono rese schiave agli occhi degli uomini: non vengono più rispettate per la
bellezza e l’onesta che dovrebbero trasmettere, ma solo considerate oggetto di
desiderio sessuale.
Quanto degrado, povere donne, che non
raggiungeranno mai la resurrezione del corpo perché troppo infangato.
Voi donne, creature scelte da Dio per la
vita, siate portatrici del messaggio di bellezza, di gioia, d’amore del
Signore.
Siate il porto sicuro e cui i vostri figli sanno di approdare nel bisogno
e in caso di consolazione. Siate faro di luce per la loro vita e siate esempio
di rettitudine per il mondo.
Prendete esempio da Maria Santissima che,
donna, nata e cresciuta come voi, è riuscita a combattere il male unendosi a
Dio e vivendo per Lui, per Suo figlio e Signore Gesù Cristo.
5° - L'Incoronazione
di Maria Regina del cielo e della terra
«Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Ap 12, 1).
La Corredentrice dell’umanità, Colei che
insieme al Figlio Suo Santissimo ha offerto pienamente le Sue sofferenze perché
gli uomini potessero salvarsi dal peccato, è stata incoronata Regina.
La Sua
regalità non consiste nel godere sul trono della conquista ottenuta, come
umanamente voi concepite, ma nel aver ottenuto che la Sua Santissima presenza
fosse ovunque in cielo e sulla terra a beneficio di ogni uomo, che Ella ama
come figlio.
Nella Sua perfezione di figlia e madre di
Dio, Maria Santissima offre ogni momento della Sua gloria per il bene dell’umanità
per la quale lavora instancabilmente per strapparla dal nemico di Suo Figlio
che la sta soggiogando.
Affidatevi a Lei e invocate la Sua
Santissima protezione perché solo colui che si riconosce figlio e bisognoso del
Suo materno amore, avrà la forza per camminare sicuro attraverso le insidie del
male.
Ricordate che La Madonna è prima di tutto
una Madre, vostra Madre, e poi la Regina dell’amore.
Lei non rifiuterà mai un figlio che
pentito e disperato si rivolge a Lei perché sia avvocata nei confronti del
Figlio al quale si chiede perdono e grazia.
Lei è la Perfettissima nell’Amore e nella
Misericordia.
Lodate, lodate il Signore per avervi
concesso una Madre che sempre intercede per voi, e che solo e soltanto
attraverso di Lei voi potrete arrivare a Gesù, il Salvatore vostro per la
felicità eterna.
MISTERI
DELLA LUCE
1-IL battesimo di Gesù al Giordano
In quei giorni Gesù venne a Nazaret di
Galilea e fu battezzato nel Giordnao da Giovanni. E, uscendo dall'acqua, vide
aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di Lui come una colomba. E si sentì
una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio prediletto, in Te mi sono
compiaciuto" (Mc 1, 9-11).
Gesù umilmente si lascia battezzare da un uomo, Lui, Dio, Figlio di Dio che
senza macchia alcuna di peccato originale, era la purezza, si lascia
purificare.
Questo per dimostrare agli uomini quanto Dio tenga alle opere di ogni
singolo uomo. Quanto siano ai suoi occhi approvate e glorificate se ognuna di
esse è compiuta con il proposito buono di accrescere nella fede e di portare i
fratelli alla conoscenza vera del Padre e della Sua promessa di salvezza per
ognuno.
Gesù viene indicato dal Padre come Suo figlio. Viene manifestato
pubblicamente quale il salvatore atteso dal popolo affinché nessuno abbia più
dubbi e Lo cerchi per redimersi e salvarsi.
Siete giunti quindi a conoscere il Figlio di Dio e la Sua volontà che è
vera e sola salvezza per voi, non potete più fingere di non sapere, non potete
più alterare a vostro piacimento i Suoi insegnamenti in vista di una libertà di
vita che credete sia ostacolata dalla Sua venuta in terra come uomo-Dio.
Egli vi ha portato la vera libertà, quella dal peccato, ma voi non volete
seguirla perché preferite cedere alle tentazioni e giustificarle.
La Sua pubblica manifestazione non si può nascondere e anche se cercate di
modificare ciò che realmente è accaduto in quel tempo, non potrete mai cambiare
la realtà che la vera presenza di Gesù allora, come oggi e sempre, sarà l’unica
vera guida per l’uomo che desidera la vita eterna.
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3° - L'Annuncio del
Regno di Dio
"Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo". (Mc 1, 15)
Instancabilmente
il Figlio di Dio ha camminato in Palestina per portare il lieto annuncio della
Parola, per comunicare l’amore del Padre ai Suoi figli, per convertire i cuori
di pietra alla Verità.
Come
allora, Egli non si è mai fermato nella Sua missione di Maestro e guida dell’uomo.
Gesù disse “Io sarò con voi fino alla fine dei tempi” e la Sua promessa è sacra
e mantenuta.
Ogni giorno il Signore vi invita a seguirLo, ad amarLo, a
conoscerLo, a liberarvi da tutto ciò che è male per voi affinché possiate
veramente vivere liberi sia sulla terra che nel cielo.
La
vita è eterna e mai più morirete. Ricordatelo sempre.
Sia
che voi viviate nella gioia totale del Paradiso sia che voi soffriate le pene
eterne dell’inferno, voi non morirete mai più.
Ecco
che il Signore Gesù venne come uomo a voi per portarVi alla verità affinché non
vi perdiate per sempre nelle tenebre oscure dell’inferno.
La
Sue parole sono state chiare in proposito e se anche oggi cercate di ridurre il
significato che la sofferenza dell’inferno provoca eternamente in un’anima che
non ha voluto convertirsi alla volontà di Dio per seguire i suoi peccati, ciò
non vuol dire che la Verità pronunciata da Dio sulla sua esistenza, sia venuta
meno.
Gesù
disse che “nulla sarà tenuto nascosto di ciò che deve essere rivelato” e così è
stato.
Convertitevi,
credete e seguite il Vangelo perché la giustizia di Dio è implacabile come lo è
la Sua Misericordia, ma solo per coloro che VERAMENTE pentiti chiedono perdono
e già in vita cambiano il loro agire e il loro pensare.
Dall’inferno
non si esce, per sempre. E per sempre atrocemente si soffre.
Perché
mai se questa parola non fosse tremendamente vera, il Figlio di Dio Onnipotente
si sarebbe incarnato e sceso sulla terra a diventare uomo e per immenso amore
dei figli di Dio, lasciarsi torturare e uccidere per salvarvi?
Quanto
sarebbe stato alto il prezzo che ha pagato per voi se poi bastava semplicemente
con la Sua potenza insegnarvi la via da seguire per non peccare pur sapendo che
poi ogni uomo si sarebbe comunque salvato?
Purtroppo
proprio coloro che credono che malgrado i loro peccati si salveranno, sono
coloro che soffriranno le pene più atroci per l'eternità.
Cercate
Gesù e i Suoi insegnamenti e avrete la vita eterna.
4°- La Trasfigurazione
«Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce» (Mt 17, 1-2).
Gesù ha mostrato la sua vera natura
Divina. Ha voluto rendere noto ad alcuni suoi discepoli la Sua luce, la luce
della vita per coloro che Lo seguiranno e si abbandoneranno a Lui.
Questo mistero è denso di significati:
il primo su cui è bene riflettere è la
chiamata a seguirLo sul monte per soli tre Apostoli perché siano testimoni di
ciò che vedranno.
Questo anticipa tutta l’opera divina del Cristo fino alla
fine dei tempi.
Egli chiama alcuni ad essere testimoni della Sua verità affinché
colpendo il loro cuore con la Sua Luce e il Suo amore possano trasmettere agli
uomini tutti il messaggio del Cristo: I consacrati, i catechisti, coloro che
ricevono in dono i messaggi divini, i martiri, i volontari per il bene altrui, gli
onesti nella vita che con il loro esempio di uomini giusti sanno trasmettere i
veri valori Cristiani.
Il secondo punto è la trasfigurazione di
Gesù che ha voluto dimostrare come Egli vero Dio e vero uomo sia venuto sulla
terra con il compito di guida di Luce, di maestro che corregge e protegge il
Suo popolo per indicargli la strada giusta da seguire per avere la vita eterna.
Gesù chiede con questo gesto di riconoscerLo come il faro da cercare nel
momento di buio e di sconforto nella vita.
Lui e solo Lui può illuminare la
strada e il cuore a colui che Lo cercherà con fede e con amore. Solo
riconoscendoLo come Signore della sua vita, l’uomo potrà sempre sentirsi
avvolto dalla Sua folgorante Luce divina che come uno schermo gli impedisce
qualsiasi attacco demoniaco che lo allontani dalla Verità.
Gli apostoli provano una grande pace
accanto a Gesù trasfigurato tanto da non voler più scendere dal monte ma
desiderare accamparsi li costruendo tende per Lui e per i Santi Profeti che gli
sono apparsi nella Sua gloria.
Questa pace è ciò che Dio regala a chi
arriva a desiderare la compagnia di Gesù Cristo e decide di metterLo al primo
posto nella sua vita.
Anche con mille tribolazioni ( e le croci vengono permesse
da Dio all’uomo che Egli ama), se questi ha il cuore ricolmo d’Amore per Lui,
non patirà come colui che per orgoglio pensa di risolvere da solo ogni suo
problema, senza abbandonarsi al Signore.
Cercate e seguite Gesù che è la vera Luce
di salvezza per la vostra vita.
«Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: "Prendete e mangiate, questo è il mio corpo"» (Mt 26, 26).
5°- Istituzione dell’’Eucarestia
«Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: "Prendete e mangiate, questo è il mio corpo"» (Mt 26, 26).
Terminiamo questo
percorso di riflessione sui misteri del Santo Rosario con la meditazione sul
dono più grande che Gesù vi ha lasciato: la salvezza mediante il Suo corpo e il
Suo Sangue.
Fate attenzione che
la transustanziazione avvenga veramente attraverso le parole indicate dal Signore
perché se queste ultime dovessero mai essere cambiate, la stessa non si
potrebbe ritenere avvenuta e il pane resterebbe solo pane e nulla potrà
regalare a colui che si accosta alla mensa del Signore per la sua salvezza.
Ecco proprio su
questo punto intendo soffermare la vostra riflessione: il dono della Santa Eucarestia
come vostra salvezza.
Perché essa sia
veramente tale, il Santissimo Corpo di Cristo deve essere ricevuto in un’anima
veramente purificata da ogni impedimento di peccato, anche del più piccolo e,
apparentemente ai vostri occhi, insignificante.
La magnificenza della
gloria concessa dal dono dell’Eucarestia è tale per cui essa potrà esprimere
pienamente i suoi benefici solo in un terreno limpido e predisposto ad
accogliere amorevolmente l’Amore che si sta calando in lui.
E’ importante per voi
quindi non accostarvi mai alla
Santissima mensa senza prima aver fatto ammenda delle vostre mancanze e per i
casi di peccato mortale, senza una vera contrizione e confessione con
remissione del gravissimo peccato commesso, con il fermo proposito di mai più
ricadere in esso, per amore del Santissimo corpo di Cristo.
E’ importante
pertanto mai suggerire o spingere alcuno a partecipare a tale preziosissima
mensa senza prima aver suggerito lui una vera e sana confessione.
Invece di riceverne
giovamento, l’anima in questo caso ne risulterebbe più danneggiata perché
essendo impura ha favorito il nemico di Cristo il cui desiderio è solo quello
di poter calpestare la divinità del
suo Dio e Creatore.
Pertanto colui che
indegnamente, senza una adeguata contrizione e assoluzione da parte di un
consacrato, giungesse per incuria o perché sollecitato da altri a partecipare
all’Eucarestia senza una adeguata purificazione, invece di crescere verso la
salvezza, precipiterebbe tra le braccia del demonio condividendo la colpa con
colui che lo ha spinto a compierla.
E’ preferibile, non
potendo confessarsi, astenersi dal condividere la Santa mensa e con desiderio
ardente di unione a Cristo, pronunciare la comunione
spirituale,
in straziante attesa di potersi unire a Lui quanto prima dopo un vero e
determinato pentimento.
COMUNIONE SPIRITUALE
Gesù mio,
io credo che sei realmente presente
nel Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa
e ti desidero nell' anima mia.
Poiché ora non posso riceverti
sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente
vieni almeno spiritualmente
nel mio cuore.
…….
Come già venuto,
io ti abbraccio e tutto mi unisco a te;
non permettere che mi abbia mai
a separare da te.
Eterno Padre, io ti offro
il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo
in sconto dei miei peccati,
in suffragio delle anime del purgatorio
e per i bisogni della Santa Chiesa.
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