Domenica 12 marzo 2017
MARIA SANTISSIMA MADRE DI GESU’
Immergetevi ora nella profondità dell’animo Santissimo della Madre del Salvatore perché possiate meglio comprendere la missione divina che Le è stata affidata dal Padre celeste: quella di corredentrice del genere umano insieme a Suo Figlio Gesù.
Maria Santissima, negli ultimi tempi della vita di Gesù, sentiva già da giorni avvicinarsi il momento voluto e tanto temuto per il quale era stata preparata ancora prima che l’Arcangelo Gabriele le annunciasse di diventare Madre del Salvatore: la morte di Suo Figlio Gesù.
Lei conosceva bene tutte le profezie e le parole che nei libri sacri venivano trascritte in merito alla venuta e alla terribile morte che il Salvatore avrebbe affrontato per liberare gli uomini dal peccato.
A partire dal suo SI , Maria è diventata la corredentrice.
Ogni suo giorno, ogni minuto era per lei una continua preghiera in vista del momento, che se pur tanto atteso quale liberazione dal male negli uomini, per lei anche tanto temuto in quanto sapeva a quale sofferenza sarebbe andata incontro per l'immenso amore per Gesù.
Per una madre quale sofferenza più grande nel veder soffrire il proprio figlio? E per Lei, che sapeva la verità, anche il Suo Dio.
La Madre del Signore è sempre stata Madre nel senso più alto e lodevole della parola. Una Madre vera non abbandona mai suo figlio per il quale ha un legame invisibile sia durante tutta la vita terrena che anche dopo la morte. Così Maria dal primo istante del Divino concepimento si è unita spiritualmente a Suo figlio e Dio e ha assorbito su di sé tutte le angosce, le gioie e le sofferenze che Lui ha patito nella sua vita.
Durante la triste agonia del Signore nell’orto degli ulivi, Lei, rimasta nel Cenacolo, in una stanza in disparte, si è unita spiritualmente alle sofferenze e alle preghiere di Gesù con il quale condivideva le Sue angosce più profonde.
Durante la terribile flagellazione, Lei riceveva nel suo santissimo corpo ogni colpo che il Figlio pativa sotto i flagelli, non fisicamente come li pativa Gesù, ma spiritualmente, tanto che avrebbe voluto sopportare Lei tanto dolore al fine di alleviare le sofferenze della Sua creatura. Come ogni madre che ama veramente vorrebbe sostituirsi al proprio bimbo e sopportare in sua vece ogni sofferenza, così la Madre delle madri, che aveva tenuto sul Suo seno e amorevolmente accudito il Suo bimbo e figlio di Dio, pregava affinché il suo Gesù, nella sua voluta sofferenza, non cedesse sotto i colpi troppo pesanti e atroci, perché portasse a compimento l’atto d’amore per il quale si era incarnato sulla terra.
Qualunque madre avrebbe inveito e maledetto i torturatori della sua creatura, ma Lei, nel suo cuore straziato, pregava per loro affinché provassero pietà per quell’uomo che non riconoscevano come il loro Dio. E pregava affinché il Signore Dio Padre le desse la forza di non cedere sotto tanto dolore provato per Suo Figlio affinché almeno con il Suo amore infinito Lei potesse rimanergli accanto durante la Sua triste agonia.
Lei sapeva che non poteva mai rivolgersi al Padre affinché questa potesse essere alleviata perché suo Figlio doveva patire tutte le sofferenze e versare tutto il Suo Santissimo Sangue per essere il Redentore degli uomini.
Lei non avrebbe mai chiesto questo per amore infinito che provava già in vita per tutti gli uomini della terra, per i quali si sentiva già madre e protettrice condividendo con Gesù le sofferenze per la loro espiazione.
Mai nessuna madre ha amato così tanto coloro che le hanno ucciso il figlio.
Ma la Madre era stata scelta per essere Regina dell’amore in terra e in cielo.
Il suo cuore straziato soffriva di un dolore immenso nel vedere come Suo figlio era stato trattato, con quante ingiurie veniva colpito, sputi, bastonate, umiliazioni, flagelli, scherni. Con quanto poco rispetto per la Sua Santissima Divinità.
Lei nel suo cammino dietro al corteo che accompagnava Gesù al calvario, soffriva dolori inumani che solo l’intervento della mano di Dio le permetteva di sopportare. Qualunque altra donna sarebbe morta di crepacuore.
Spesso il dolore era talmente forte che la faceva svenire tra le braccia delle pie donne che l’assistevano e del fedelissimo Apostolo Giovanni che non l’ha mai lasciata sola durante tutta la Passione come a voler significare che l’uomo che Gesù sceglie come suo discepolo e apostolo avrà il compito di aiutare la Madre Chiesa e da questa sarà sempre aiutato e dichiarato figlio prediletto, come Giovanni che è stato assegnato alla Madre ai piedi della Croce.
Ricordate uomini che senza la Sua totale ubbidienza al volere di Dio e la Sua totale concessione di Sé insieme a Suo figlio la vostra vita sarebbe vuota d’amore e in preda a continue angosce causate dal male. Lei, la corredentrice, la Mamma di tutti, vi ama immensamente e vi cammina affianco intercedendo per voi davanti al Padre affinché non punisca chi lo ha oltraggiato con il peccato e non lo riconosce con il pentimento. Lei invoca la Sua infinita misericordia per voi affinché abbiate tempo per convertirvi, abbiate tempo per cercare e amare Suo Figlio, abbiate tempo per riconoscerLa come Mamma, la vostra Mamma che vi ha donato Suo Figlio perché lo uccidiate per salvarvi.
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