La Lussuria

Domenica 22 gennaio 2017

La Lussuria

Ecco il peccato capitale che oggi porta più anime all’inferno!

Il peccato che non viene più riconosciuto come tale, perché seguendo le direttive del maligno , esso viene visto come una esigenza dell’uomo.
La lussuria, ossia il peccato della carne, rende l’uomo inferiore all’animale in quanto quest’ultimo cerca l’accoppiamento secondo l’istinto naturale e per la procreazione. L’uomo invece lo cerca per il solo scopo di soddisfare le sue voglie corporali, per essere accettato dal compagno/a, per soldi, per libidine, per provocare e scandalizzare. “Guai a chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli” disse Gesù e per piccoli si intendono non solo i bambini e i propri figli, ma anche tutte le anime pure che cercano la luce, che viene loro spenta dall’esempio del comportamento privo di morale del lussurioso.
Il peccato della lussuria non riguarda solo il compimento dell’atto materiale, ma comprende anche tutte quelle azioni che sporcano l’anima per esso: il pensiero libidinoso, il guardare immagini o filmati, il desiderio di adulterio, lo sguardo provocatorio, l’atteggiamento e il vestiario che suscita desiderio nel prossimo. Questi sono già gravi peccati di lussuria perché oltre ad esserne responsabili per sé stessi si è anche peccatori e responsabili  per colui che viene indotto a peccare a causa di tali atti provocatori.
La lussuria si è talmente insinuata nella vostra vita che la giustificate continuamente: “l’uomo non può vivere senza sesso” oppure “Dio ha creato il sesso, quindi è cosa buona usarlo”.
Ma Dio ha creato anche la mente nell’uomo perché venga usata per la preghiera e la meditazione, non sarebbe cosa buona usarla? Se venisse usata nella giusta maniera l’uomo riuscirebbe, grazie alla preghiera, a combattere anche la tentazione della carne.
Il Padre Onnipotente ha creato l’atto d’amore, perché questo è: un atto di amore, l’unione di un uomo e di una donna che si sono consacrati l’uno all’altra davanti a Lui, perché nel donarsi reciprocamente venga generato il frutto più grande dell’amore Divino in un matrimonio, un figlio.
L’uomo non può vivere senza sesso, così dite, perché l’uomo oggi più di ieri vuole solo soddisfare tutte le sue voglie e le giustifica, approvandole.
Invece di colpire il peccato di lussuria, avete approvato leggi che lo giustificano: come la legge che approva il divorzio, quasi sempre causato da adulterio,
come la legge che approva l’aborto, per giustificare unioni illegittime, fuori dal matrimonio, o unioni atte solo a soddisfare le proprie voglie sessuali, salvo poi liberarsi dell’essere umano generato;
come la legge che approva il matrimonio omosessuale, per giustificare unioni carnali contro natura;
come la legge, che presto farà discutere, che approverà il matrimonio nel Sacerdozio, perché si soddisfino i bisogni sessuali.
Ma il consacrato ha già fatto la sua scelta perché è stato toccato dal dito di Dio al quale ha rivolto ogni suo desiderio. Come può ora concedere il suo corpo e soddisfare le sue voglie corporali, dividere con un essere umano l’Amore assoluto per Dio e nello stesso tempo compiere atti di purificazione, benedizione, consacrazione degni di mani purissime e castissime?
Quanti peccati contro le leggi di Dio vengono commessi dall’uomo in vista di una libertà proclamata, libertà che rende soltanto l’uomo ancora più schiavo delle sue voglie e dei suoi istinti.
Non volendo rinunciare a soddisfarle, l’uomo le giustifica, ma agli occhi di chi? Del mondo, solo del mondo, perché agli occhi di Dio sono e rimangono colpe gravissime.
L’uomo non ha bisogno di sesso per vivere. L’uomo ha bisogno di aria e di poco cibo, ma soprattutto dell’amore di Dio.
Come può l’amore di Dio che è purezza assoluta entrare in un uomo/donna che ne è privo, per aiutarlo ad elevarsi in grazia, se questi non ha desiderio alcuno di privarsi dei suoi più bassi istinti?
La grazia del Signore aiuta coloro che a Lui si affidano e che desiderano vivere per Lui, perché Egli darà loro la forza di resistere alle tentazioni della carne.
Quante anime in cammino verso la Grazia decidono di rinunciare ai piaceri della carne, offrendo la loro castità? Quale dono più gradito a Dio se non il dimenticarsi del proprio corpo, dimenticarsi di sé, per riempirsi di puro Spirito?
La lotta alle tentazioni rende l’uomo degno di chiamarsi tale. Colui che invece si lascia sopraffare da queste, non può nemmeno definirsi essere umano perché è vittima dei suoi stessi peccati ed è già morto, vivendo sulla terra, ma morto nell’anima.
Ritornate alla purezza, alla castità, alla modestia, al pudore nel vestire, alla moralità e dignità per la quale siete stati creati perché tutti i vostri gesti, i vostri atteggiamenti sbagliati e immorali non solo colpiscono e uccidono la vostra anima, ma danneggiano le anime di chi vi osserva, e peggio, da voi dovrebbe prendere esempio, per i quali sarete chiamati a risponderne.
Vivete la vostra vita dando sempre il buon esempio come Maria, la Purissima, la Castissima, l’Immacolata figlia di Dio che ha vissuto come voi una vita terrena, ma che non si è lasciata traviare dal peccato, dalla tentazione, con la forza della fede e della preghiera, per lasciarvi un modello da imitare per la vostra salvezza.





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