IMPENITENZA FINALE



Domenica 6 Agosto 2017

6 – Impenitenza finale

Dio Padre Onnipotente nella Sua infinita Misericordia ha concesso all’uomo peccatore, e ostinato nel suo peccato, un’ultima possibilità di salvezza: ossia il pentimento finale negli ultimi istanti della sua vita, affinché umiliandosi con contrizione e vergogna, chiedendo perdono per ciò che ha volutamente commesso in vita, possa ottenere la sicurezza della salvezza dopo aver espiato la sua colpa.

Questa certezza però non deve essere fraintesa dall’uomo peccatore che non ha alcun desiderio durante la sua vita di abbandonare il peccato, con l’obiettivo di giungere al termine della sua vita e pentirsi, perché Dio legge nel suo cuore e chi opera male confidando nella Misericordia senza aver posto rimedio al male compiuto volutamente rifiutando la grazia del pentimento e del perdono durante la sua vita, non potrà mai giungere ad una vera contrizione d’animo da poter ottenere misericordia dal Padre. 

E come già trattato, questo è un gravissimo peccato contro lo Spirito di Dio che viene incontro all’uomo durante la sua vita, ma da questi rifiutato. Un gravissimo peccato imperdonabile.

Colui poi che si ostina nel suo peccato senza provarne vergogna e rimorso e per il quale non prova alcun pentimento, giungerà anche al termine dei suoi giorni impenitente e pertanto peccatore superbo non capace di chiedere perdono e riconoscere di aver sbagliato. 

Non pentirsi nemmeno all’ultimo momento, usufruendo dell’immensa grazia ricevuta da Dio per salvarsi, è un peccato contro lo Spirito Santo che viene mandato dall’Altissimo a richiamare a Sé l’anima persa.

Durante la vita l’uomo impenitente preferisce giustificare il proprio peccato, perché superbo nel riconoscerlo e orgoglioso nell’umiliarsi, a chiedere perdono e a rimediare ad esso. 
Difficilmente un uomo che volutamente ha peccato arriverà mai veramente pentito al termine della sua vita, ed è proprio questa sua superbia e arroganza che lo farà capitolare in eterno.

Ora voi sapete quali sono che colpe gravissime contro lo Spirito Santo e non potete più giustificarvi o banalizzarle seguendo un vostro giudizio o peggio il giudizio del mondo che tende a sminuire l’importanza della parola “peccato”, perché satana entrato nel mondo, ha imposto alla vostra mente di considerarla parola di altri tempi. Ma i tempi del Signore sono sempre gli stessi così pure i Suoi insegnamenti per la vostra salvezza.

Sta a voi ora metterli in pratica e credere nel Suo infinito amore che anche con questi insegnamenti ha voluto richiamarvi e risvegliarvi dal torpore infuso in voi dal male, perché solo seguendo la Sua parola e mettendola in pratica, ci sarà per voi la salvezza.


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